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Chiesa del Gesù Nuovo

La chiesa del Gesù Nuovo, o della Trinità Maggiore, è una chiesa basilicale di Napoli, sita in piazza del Gesù Nuovo di fronte all'obelisco dell'Immacolata e alla basilica di Santa Chiara.

Si tratta di una delle più importanti e vaste chiese della città, tra le massime concentrazioni di pittura e scultura barocca a cui hanno lavorato alcuni dei più influenti artisti della scuola napoletana.

All'interno è custodito il corpo di san Giuseppe Moscati, canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987.

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San Gregorio Armeno

Via San Gregorio Armeno è una strada del centro storico di Napoli, celebre turisticamente per le botteghe artigiane di presepi. La strada che popolarmente è chiamata san Liguoro, risulta essere uno degli stenopori (dal gr.: stenosi, restringimento, e poros, passaggio) tipici dell'architettura urbanistica greca la quale caratterizza tutto il centro antico di Napoli. In quanto stenoporos (cardine nell'urbanistica romana), la via fungeva da collegamento tra le due plateie (dal greco: plateia piazza) la plateia maggiore (attuale via dei Tribunali) e quella inferiore (odierna Spaccanapoli). Le due principali strade dell'antica Neapolis (dal greco "Città Nuova"), l'odierna Napoli, erano dunque congiunte perpendicolarmente proprio da questa strada, all'altezza della Basilica di San Lorenzo Maggiore, dove sorgeva l'agorà.

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Tesoro di San Gennaro

E' il museo dove è custodito il tesoro più prezioso del mondo. è stato aperto al pubblico nel dicembre 2003 grazie ad un progetto finanziato da aziende private, da fondi europei e dalle istituzioni locali e sotto l'alto Patronato del Presidente della Repubblica Ciampi, e su proposta della Deputazione della Reale Cappella del Tesoro, antica istituzione laica fondata nel 1601.

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Pompei

Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti della città di Pompei antica, presso la collina di Civita, alle porte della moderna Pompei, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme ad Ercolano, Stabia ed Oplonti. I ritrovamenti a seguito degli scavi, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, sono una delle migliori testimonianze della vita romana, nonché la città meglio conservata di quell'epoca; la maggior parte dei reperti recuperati (oltre a semplici suppellettili di uso quotidiano anche affreschi, mosaici e statue), è conservata al museo archeologico nazionale di Napoli ed in piccola quantità nell'Antiquarium di Pompei, attualmente chiuso: proprio la notevole quantità di reperti è stata utile per far comprendere gli usi, i costumi, le abitudini alimentari e l'arte della vita di oltre due millenni fa.

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Ercolano

Gli scavi archeologici di Ercolano hanno restituito i resti dell'antica città di Ercolano, seppellita sotto una coltre di ceneri, lapilli e fango durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme a Pompei, Stabia ed Oplonti. Ritrovata casualmente a seguito degli scavi per la realizzazione di un pozzo nel 1709, le indagini archeologiche ad Ercolano cominciarono nel 1738 per protrarsi fino al 1765; riprese nel 1823, si interruppero nuovamente nel 1875, fino ad uno scavo sistematico promosso da Amedeo Maiuri a partire dal 1927: la maggior parte dei reperti rinvenuti sono ospitati al museo archeologico nazionale di Napoli, mentre è del 2008 la nascita del museo archeologico virtuale che mostra la città prima dell'eruzione del Vesuvio.

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Cimitero delle Fontanelle

Il cimitero delle Fontanelle (detto in napoletano "'e Funtanelle") è un antico cimitero della città di Napoli, situato in via Fontanelle. Viene chiamato in questo modo perche in tempi remoti vi era la presenza di molte fonti d'acqua.

Il cimitero accoglie circa 40.000 resti di persone vittime della grande peste del 1656 e del colera del 1836.

Il cimitero è noto anche perché vi si svolgeva un particolare rito, detto il rito delle "anime pezzentelle", che prevedeva l'adozione e la sistemazione di un cranio (detta «capuzzella») al quale corrispondeva un'anima abbandonata (detta perciò «pezzentella») in cambio di protezione.

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Reggia di Caserta

La reggia di Caserta è un palazzo reale, con annesso un parco, ubicato a Caserta. È la residenza reale più grande al mondo per volume e i proprietari storici sono stati i Borbone di Napoli, oltre a un breve periodo in cui fu abitata dai Murat.

Nel 1997 è stata dichiarata dall'UNESCO, insieme con l'acquedotto di Vanvitelli e il complesso di San Leucio, patrimonio dell'umanità.

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Spaccanapoli

Il decumano inferiore, comunemente chiamato Spaccanapoli, è un'arteria viaria del centro antico di Napoli ed è una delle vie più importanti della città. Essa è insieme con il decumano maggiore e il decumano superiore (decumani di Napoli), una delle tre strade principali dell'impianto urbanistico progettato in epoca greca e che attraversavano in tutta la loro lunghezza l'antica Neapolis.
Data l'origine, sarebbe dunque più opportuno parlare di plateia e non di "decumano", denominazione di epoca romana che per convenzione ha sostituito l'originaria. Il decumano inferiore divenne tra il Medioevo e l'Ottocento importante sia per i conventi degli ordini religiosi sia per le abitazioni di uomini potenti che vi vissero.

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Duomo

La cattedrale di S. Maria Assunta è una basilica monumentale nonché duomo della città di Napoli. Il duomo sorge lungo il lato est della via omonima, in una piazzetta contornata da portici, e ingloba a mo' di cappelle laterali altri due edifici di culto sorti autonomamente rispetto alla cattedrale: la basilica di Santa Restituta, che custodisce il battistero più antico d'Occidente, quello di San Giovanni in Fonte, e la reale cappella del Tesoro di san Gennaro, che conserva le reliquie del santo patrono della città. Si tratta di una delle più importanti e grandi chiese della città, sia da un punto di vista artistico, essa è di fatto la sovrapposizione di più stili che vanno dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco, sia sotto un profilo folcloristico, ospitando infatti tre volte l'anno il rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro.

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Cappella di San Severo

La cappella Sansevero (detta anche chiesa di Santa Maria della Pietà o Pietatella) è tra i più importanti musei di Napoli. Situata nelle vicinanze della piazza San Domenico Maggiore, questa chiesa, oggi sconsacrata, è attigua al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero, da questo separata da un vicolo una volta sormontato da un ponte sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere privatamente al luogo di culto. La cappella ospita capolavori come il "Cristo velato" di Giuseppe Sanmartino, conosciuto in tutto il mondo per il suo velo marmoreo che quasi si adagia sul Cristo morto, la "Pudicizia" di Antonio Corradini e il Disinganno di Francesco Queirolo, ed è nel suo insieme un complesso singolare e carico di significati. Essa ospita anche numerose altre opere di pregiata fattura o inusuali, come le macchine anatomiche, due corpi totalmente scarnificati dove è possibile osservare, in modo molto dettagliato, l'intero sistema circolatorio.

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Piazza Bellini

Piazza Bellini è una piazza ubicata sul decumano maggiore di Napoli ed una delle più frequentate della città per il cospicuo numero di locali che si affacciano sulla stessa piazza.
Particolare della statua di Vincenzo Bellini, il compositore italiano che dà il nome alla piazza. La piazza, di forma rettangolare, è stata sempre uno dei maggiori luoghi di ritrovo intellettuale della città perché circondata da numerose sedi universitarie e molto vicina all'Accademia di Belle Arti ed al Conservatorio di San Pietro a Majella, nel quale studiarono importanti compositori nazionali tra cui Vincenzo Bellini, che dà il nome a tutto lo slargo e che è rappresentato in piazza con una statua di Alfonso Balzico del 1886 posta al centro.

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Napoli Sotterranea

Il sottosuolo di Napoli è attraversato da una grande rete di cunicoli, gallerie, acquedotti e spazi scavati ed utilizzati dall'uomo durante la storia della città sin da diversi secoli avanti Cristo fino a pochi anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, ed ancora oggi, almeno in parte, visitabili. I siti del sottosuolo si distinguono dai reperti archeologici sotterranei per la loro origine sotterranea sin dalla realizzazione. L'edificio che attualmente ospita il museo è il palazzo degli Studi, costruito nel 1585 come "caserma di cavalleria". Il palazzo rappresenta una certa rilevanza architettonica essendo infatti uno dei più imponenti palazzi monumentali di Napoli. Esso insiste sull'area di un'antica necropoli della greca Neapolis: la necropoli di Santa Teresa.

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Sorrento

Il centro storico di Sorrento mostra ancora il tracciato ortogonale delle strade di origine romana con cardi e decumani, mentre verso monte è circondato dalle mura cinquecentesche. Vi si trovano il duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la chiesa di San Francesco d'Assisi, con un notevole chiostrino trecentesco, con portico arabeggiante ad archi che s'intrecciano su pilastri ottagonali. Nel museo Correale di Terranova sono esposte collezioni di reperti greci e romani e di porcellane di Capodimonte, con una sezione dedicata alla pittura del XVII-XIX secolo; dal parco si gode inoltre una magnifica vista sul golfo. Presso la Punta del Capo, si trovano resti romani ritenuti della villa di Pollio Felice (I secolo d.C.). Un'altra villa marittima è la "villa di Agrippa Postumo", fatta costruire dal nipote di Augusto.

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